A.S.D. e di Promozione Sociale Do Re Miao!

La genitorialità è un processo dinamico attraverso il quale si impara a diventare genitori capaci di prendersi cura e di rispondere in modo sufficientemente adeguato ai bisogni dei propri figli.
Il mantenimento di un rapporto madre/padre-figlio in carcere ha una notevole importanza per la vita del detenuto, in quanto arricchisce il suo nucleo affettivo.
In questo contesto è molto utile il ruolo dell’animale come mediatore della relazione con il genitore e come “amico” su cui fare affidamento sia per la gestione delle emozioni che per il bisogno di rassicurazione del bambino durante il colloquio e alla conclusione dello stesso.

L’Associazione mette a disposizione un pacchetto di incontri volti a:
- offrire un breve corso di formazione per l’acquisizione di competenze nella gestione del cane (cura e accudimento, educazione, conduzione) rivolto alle persone detenute facenti richiesta per manifesto interesse rivolto all’argomento;
- organizzare una giornata conclusiva volta al trasferimento delle competenze delle persone detenute coinvolte ai propri figli in visita e alla realizzazione di attività ludiche con il supporto e la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti per verificare i benefici derivati dalla presenza della coppia cane-operatore durante gli incontri con le famiglie.

Gli incontri, della durata complessiva di due ore, prevedono la partecipazione di max. 20 persone detenute; saranno presenti ogni volta due/tre operatori con uno/due cani.
I cani coinvolti hanno tutti seguito percorsi formativi e superato valutazioni di idoneità per le Attività Assistite (Pet Therapy), seguono un regolare piano vaccinale e sono sottoposti a controlli psico-attitudinali e sanitari dal medico veterinario comportamentalista ogni tre mesi.

Principale finalità del progetto è quella di effettuare dei percorsi co-terapeutici, secondo un modello di intervento definito Terapia Assistita dagli Animali (TAA) e cioè un “intervento a valenza terapeutica finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica.”

Attraverso la parte formativa del progetto si cercherà di incrementare le competenze delle persone detenute coinvolte, stimolandole all’approfondimento anche teorico delle nozioni trasmesse sul campo e si garantirà un riconoscimento sottoforma di certificato di partecipazione al termine di un periodo minimo di attività, il quale potrà essere spendibile all’esterno (“operatori di canile” o “dog sitter”).

Per realizzare il progetto l’associazione si impegna a predisporre una specifica area esterna, con la collaborazione del personale penitenziario, già individuata e destinata a tale uso dalla Direzione.
L’area verrà attrezzata con materiale da giardino (tavoli e sedie in plastica) e resa praticabile anche durante le giornate primaverili ed estive grazie a due gazebi rimuovibili. Il materiale per la costruzione di un percorso di agility, totalmente in plastica, resterà all’interno dell’Istituto.